Ogni diritto è frutto di un dovere compiuto (G.Mazzini)

Mi presento...



Credo ancora negli ideali, credo nell'importanza della memoria, delle radici, amo la mia città e faccio il possibile per valorizzarla. Sono anche un poeta dilettante ed un appassionato dell'arte, della pittura soprattutto. Sostengo l'associazionismo, sono un veterano della filatelia, disciplina in cui sono veramente esperto e pratico il collezionismo, che apprezzo in tutte le sue forme.


...Se volete conoscermi questo il mio Blog.


Benedetto Croce definì il collezionismo di francobolli come la nascita di una nuova scienza...Il francobollo è stato anche descritto come il mezzo di comunicazione più piccolo che ci sia:non conosce frontiere, nè distanze.

Per me i francobolli sono un tramite per conoscere la storia, la cultura e l'arte, sono un legame tra le generazioni.

venerdì 5 dicembre 2008

Proposta di realizzazione serie “Gratta e Vinci” maschere di Bonetti

ECCO UNA PROPOSTA DA ME IDEATA FATTA AL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE CARNEVALE DI VIAREGGIO GIOVANNI MAGLIONE :





Sarebbe interessante, in occasione del centenario della nascita di Uberto Bonetti, creatore di “Burlamacco”, prendere contatto con la società Lottomatica, che opera per conto del Monopolio di Stato, per la realizzazione di una serie di “Gratta e Vinci” con le maschere di Bonetti.




Ritengo che l’iniziativa sarebbe rilevante sia per la promozione del nostro Carnevale sia, se possibile, per ottenere un eventuale introito per le nostre casse.








venerdì 21 novembre 2008

150° anniversario nascita Giacomo Puccini.


Il Circolo Filatelico Giacomo Puccini comunica che :

sabato 20 dicembre alle ore 10 presso il Centro Congressi


Principe di Piemonte di Viareggio (LU) verra’ inaugurata la :

Mostra Filatelica

in occasione del 150° anniversari

o della nascita

del Maestro Giacomo Puccini (1858-2008)" .


La Mostra rimarra’ aperta

dal 20 al 28 dicembre 2008

con orario: 10-13 e 15,30-19.



Il giorno 22 dicembre sara’ allestito un ufficio postale distaccato munito di Annullo speciale.


Hanno scritto ..

IL CARNEVALE NELLA CARTOLINA



Per chi volesse leggerli ecco alcuni tra gli articoli che parlano del libro



giovedì 20 novembre 2008

ECCO IL VINCITORE DEL 6°CONCORSO NAZIONALE “MANIFESTO CARNEVALE PUCCINI 2009”


30 LE OPERE PARTECIPANTI DA TUTTA ITALIA





Torre del Lago Puccini.
Sergio Caravello, 24 anni studente di Catania è il vincitore del 6° Concorso Nazionale di Pittura e Grafica per la realizzazione del “Manifesto Carnevale Puccini 2009” dedicato a Uberto Bonetti il papà di Burlamacco (la maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio) in ricorrenza del centenario della nascita; l’opera di Sergio Caravello, laureando all’Accademia delle Belle Arti in grafica e collaboratore dei Fratelli Parlato del Carnevale di Acireale, diventerà quindi il manifesto ufficiale del Carnevale di Torre del Lago Puccini e verrà riprodotto nei più svariati modi ( manifesto, locandina, poster, volantino, cartolina etc.).

Alla cerimonia di premiazione nella sede della Circoscrizione di Torre del Lago Puccini erano presenti Ciro Costagliola Assessore alla Cultura e Antonio Tedeschi Assessore al Decentramento del Comune di Viareggio, i famigliari di Uberto Bonetti, Iacopo Bonuccelli VicePresidente della Fondazione Carnevale di Viareggio, Vanda Raspolini in rappresentanza di Telethon, Andrea Palestini consigliere della Provincia di Lucca, Ada Colapaoli per l’Ass. “SU X Fragile”, Natascia Alongi Miss Puccini Marathon, e Stefano Nari Presidente del Carnevale Puccini.

Trenta le opere in concorso, sette in più rispetto al 2007 provenienti da tutta Italia: Bergamo, Palermo, Genova, Pistoia, Padova, Venezia, Pisa, Bari, Massarosa, Roma, Cagliari, Pescia, Napoli, Salerno, Catania, Cecina, Piacenza, Torre del Lago e Viareggio.

La giuria 2009 era così composta: Enrico Dei, Presidente di giuria, esperto d'arte 800 e 900 italiano, curatore di esposizioni di maestri storici dell'arte italiana e massimo studioso dell'opera di Lorenzo Viani; Simone Pardini autore della maschera “Gambe di Merlo”; Silvano Pasquali, segretario del Circolo Filatelico Giacomo Puccini e componente commissione Rioni della Fondazione Carnevale di Viareggio; Paolo Mazzei, fotografo ufficiale del Carnevale Puccini; Stefano Cunsolo, grafico autore del manifesto 2005; Davide Genovali, Pro Loco di Torre del Lago Puccini; Wanda Pareschi, Presidente associazione Pittori Torrelaghesi ACAT.ART.

Al Primo Classificato è stato assegnato un premio di € 600,00.

Queste gli altri artisti segnalati e premiati dalla giuria:

Monica Menconi, 35 anni di Massarosa;










Raul Bertone, 36 anni di Pisa;








Peter Iancovich, 37 anni di Torre del lago Puccini;








Marian Vanzetto, 34 anni di Venezia.









PER VISIONARE GLI ALTRI MANIFESTI PARTECIPANTI CLICCA QUI:

http://ilblogdisilvano.blogspot.com/2008/11/i-manifesti-del-carnevale-di-torre-del.html

"Ecco il mio Casinò"

CASA DA GIOCO
Baldini: "Ecco il mio casinò"
Il senatore Massimo Baldini lancia l'idea di creare un casinò a Viareggio.
Sarebbe il quinto in Italia, insieme a Venezia, Sanremo, Campione d’Italia e Saint Vincent.


Viareggio, 13 novembre 2008 -
Arriva un nuovo disegno di legge.
Sarà la volta buona per la casa da gioco a Viareggio?
Il primo firmatario è il senatore Massimo Baldini che da viareggino doc, particolarmente affezionato alla sua città, ha presentato l’iniziativa insieme ai colleghi Camber, Giordano, Esposito, Sibilia e Menardi.

L’obiettivo è quello di creare il quinto casinò italiano che si affianchi a quelli operanti a Venezia, Sanremo, Campione d’Italia e Saint Vincent.
"Riguardo al divieto generale del gioco d’azzardo - dicono Baldini e i colleghi nelle loro motivazioni - ormai da più parti si è rilevato come la disciplina complessiva della materia mostri diverse incongruenze fra cui la gestione monopolistica dello Stato sulle scommese legali e la posizione di assoluto privilegio in cui si trovano le quattro sedi attualmente autorizzate".

La scelta di Viareggio quale sede della nuova casa da gioco deve ricercarsi nella ‘vocazione’ turistica che la città di Burlamacco e del Carnevale ha sempre mantenuto negli anni e che oggi deve essere opportunamente rinforzata nell’ambito di un’esigenza di sviluppo.

"La presenza di un casinò attrezzato - spiega Baldini - verrebbe a costituire un elemento trainante per tutta l’econonia della Versilia in termini di aumento di presenze e di rilancio per i settori collegati oltre che sul piano delle risorse finanziarie.
Questo profilo è forse il più interessante se si pensa che nel disegno di legge ci sono possibilità per comuni e Regione di ottenere una vera e propria fonte autonoma di finanziamento in buona parte finalizzata all’attività di investimento e di sviluppo nel segno di un ciclo virtuoso".

Nello specifico il disegno attribuisce a Viareggio il compito di emettere l’autorizzazione della casa da gioco nel territorio stesso. La Regione entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge deve disciplinare la gestione del casinò stabilimento le norme per l’assegnazione e i controlli in materia finanziaria e di ordine pubblico con l’applicazione delle norme sul riciclaggio.

Interessante il capitolo dei proventi.
Secondo Massimo Baldini verrebbero assegnati al 40% al comune di Viareggio, al 40% agli altri comuni della Versilia e nel restante 20% alla Regione Toscana. "Vincolando la maggior parte di tali fondi agli investimenti nel settore turistico, delle infrastrutture e all’occupazione".

PRESTO VERRA' REALIZZATO UN LIBRO SULLA STORIA DEL CASINO' DI VIAREGGIO.
SE QUALCUNO HA DEL MATERIALE O PUO' FARE DELLE SEGNALAZIONI IN MERITO POTETE CONTATTARMI:
ilblogdisilvano@gmail.com
filatelicopuccini@gmail.com
TEL. 0584/32032
FAX. 0584/943493

venerdì 14 novembre 2008

I manifesti del Carnevale di Torre del Lago 2009

Torre del Lago Puccini.

Chiuso il 6° Concorso Nazionale di Pittura e Grafica per la realizzazione del “Manifesto Carnevale Puccini 2009” dedicato a Uberto Bonetti il papà di Burlamacco in ricorrenza del centenario della nascita.

Interessante l’aumento delle opere in concorso rispetto all’anno passato (furono 23); sono ben 30 infatti i manifesti in gara provenienti da tutta Italia, queste le città di provenienza: Bergamo, Torre del Lago, Palermo, Genova, Pistoia, Viareggio, Padova, Venezia, Pisa, Bari, Massarosa, Roma, Cagliari, Pescia, Napoli, Salerno, Catania, Cecina, Piacenza.

Il difficile compito di scegliere il manifesto del Carnevale di Torre del Lago Puccini 2009, passa ora alla giuria 2009 che ricordiamo è così composta: Enrico Dei, Presidente di giuria, esperto d'arte 800 e 900 italiano, curatore di esposizioni di maestri storici dell'arte italiana e massimo studioso dell'opera di Lorenzo Viani; Simone Pardini autore della maschera “Gambe di Merlo”; Silvano Pasquali, segretario del Circolo Filatelico Giacomo Puccini e componente commissione Rioni della Fondazione Carnevale di Viareggio; Paolo Mazzei, fotografo; Stefano Cunsolo, grafico; Davide Genovali, Pro Loco di Torre del Lago Puccini; Wanda Pareschi, Presidente associazione Pittori Torrelaghesi ACAT.ART.


Al Primo Classificato sarà assegnato un premio di € 600,00. Altre opere selezionate dalla giuria saranno premiate con riconoscimenti; tutte le opere in concorso saranno rappresentate nelle pagine del sito: www.carnevalepuccini.com .


Le opere sono visitabili nella sala museo della Circoscrizione da sabato 8 novembre 2008 con orario 09.00 – 12.30 fino al giorno delle premiazioni che si svolgeranno Sabato 15 novembre 2008 alle ore 11.00, nella sala di rappresentanza “Serafino Beconi” della Circoscrizione n°1, viale Marconi n°225 Torre del Lago Puccini.





sabato 1 novembre 2008

1988 : Grandi Corsi Mascherati

VIAREGGIO : VI ATTENDE A CARNEVALE

1988 : GRANDI CORSI MASCHERATI

31 GENNAIO - 7 14 16 FEBBRAIO

MARTEDI 3 MARZO 1987 : CORSO NOTTURNO DI CHIUSURA ED ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA







martedì 28 ottobre 2008

Bozzetti Carnevale Viareggio 2009

CARRI DI PRIMA CATEGORIA

Bozzetti Carnevale Viareggio 2009

“Migranti”

di Alessandro Avanzini

Carro Grande - Avanzini


Affronta un tema assolutamente nuovo e delicato per il Carnevale di Viareggio il costruttore Avanzini: l’immigrazione clandestina. Una vera e propria emergenza dei nostri tempi che provoca, purtroppo, numerosi morti, come testimoniano le cronache quotidiane. La costruzione porterà in scena un gigantesco relitto, grande quanto la piattaforma del carro. Sulla parte anteriore una figura longilinea: rappresenterà una sorta di Caronte che traghetta la malconcia imbarcazione verso mete non definite. A bordo del relitto troveranno posto i figuranti che, con costumi e coreografie particolari, rappresenteranno lo stato d’animo dei migranti.


“Vedo, prevedo e stravedo”

di Massimo Breschi

Carro Grande - Breschi


La satira è quella politica, ma al centro del carro non c’è il governo di turno. La protagonista della costruzione è una gigantesca chiromante che, nel bel mezzo della bufera politica tra il governo di centrodestra e quello ombra di centrosinistra, si mette a fare le previsioni sul destino dell’Italia. E le preveggenze sono tutt’altro che rosee. “Vedo l’Italia spezzata da mille problemi, vedo un paese condannato alla disperazione, vedo gli italiani in un grande calderone”, sembra dire la maga che non lesina critiche al “re” al comando che – dice – è “piccolo, nudo e se ne infischia” del regno.


“Il potere logora chi non ce l’ha”

di Gionata Francesconi

Carro Grande - Breschi


Il titolo prende in prestito una frase diventata celebre detta dal politico più attivo del Belpaese: Giulio Andreotti. Il divo Giulio, dopo anni di oblio torna ad essere assoluto protagonista di una costruzione allegorica. E Gionata Francesconi, l’autore del carro, torna a cimentarsi nella satira politica, dopo alcuni esperimenti di diversi anni fa. Ma perché prendersela con il sette volte presidente del Consiglio? Perché “lui c’è ancora”. “E’ nascosto dietro mucchi di vecchi mobili, sedie, specchiere, armadi e tanti altri orpelli”, ma c’è ancora, ammonisce il costruttore. Come per dire: sono trascorsi tanti anni dal suo ultimo incarico, si è passati dalla Prima alla Seconda e anche alla Terza Repubblica, però, lui, è sempre lì. “Ma è vero o un clone?” viene da domandarsi.


“Quelli che ben pensano… per gli altri”

di Gilbert Lebigre e Corinne Roger

Carro Grande - Lebigree Roger


Oche e torri. Un’accoppiata inedita sul carro proposto dalla Compagnia del Carnevale. La costruzione vedrà sfilare giganteschi manufatti circolari, vere e proprie torri, di accumuli di oggetti, innalzate da personaggi senza identità, replicanti di se stessi, che, offuscati dall’oblio del consumismo pensano solo all’aumento del volume delle torri. Sulle pareti di queste costruzioni, tanti occhi in bassorilievo e oggetti di varie forme e dimensioni. In cima alle torri si agiteranno manichini fatti di cartapesta e di materiale riciclato. Oltre ad essi diverse sculture di personaggi intenti a guardare la tv. In mezzo a questo scenario irrompe un curioso branco di oche starnazzanti, pronte a beccare tutto quello che trovano. Anche per questa costruzione dei coniugi Lebigre ci sarà la collaborazione degli studenti dell’Istituto d’Arte “Stagi” di Pietrasanta.


“L'isola misteriosa”

di Franco Malfatti

Carro Grande - Malfatti


Oche e torri. Un’accoppiata inedita sul carro proposto dalla Compagnia del Carnevale. La costruzione vedrà sfilare giganteschi manufatti circolari, vere e proprie torri, di accumuli di oggetti, innalzate da personaggi senza identità, replicanti di se stessi, che, offuscati dall’oblio del consumismo pensano solo all’aumento del volume delle torri. Sulle pareti di queste costruzioni, tanti occhi in bassorilievo e oggetti di varie forme e dimensioni. In cima alle torri si agiteranno manichini fatti di cartapesta e di materiale riciclato. Oltre ad essi diverse sculture di personaggi intenti a guardare la tv. In mezzo a questo scenario irrompe un curioso branco di oche starnazzanti, pronte a beccare tutto quello che trovano. Anche per questa costruzione dei coniugi Lebigre ci sarà la collaborazione degli studenti dell’Istituto d’Arte “Stagi” di Pietrasanta.


“E… lecca… lecca… la vacca mangiò il vitello”

di Alfredo Ricci

Carro Grande - Ricci


La costruzione è una pungente satira sulla situazione economica, oltre che politica, dell’Italia. Al centro del carro è posizionata una enorme vacca che rappresenta la nostra Repubblica. E’ lì sprofondata in una gigantesca e traballante poltrona dorata. Se ne sta con la lingua di fuori, protetta da due corazzieri. Avrebbe una gran voglia matta di leccare il proprio vitellino, che in questo caso rappresenta il popolo italiano, del quale però è rimasto solo lo scheletro penzolante. Non c’è più altro da leccare. Oggi – ammonisce il costruttore – dobbiamo pagare per qualsiasi cosa e il povero popolo italiano è ridotto all’osso.


“Tributo a Uberto Bonetti: cento anni da ricordare”

di Renato Verlanti e fratelli Bonetti

Carro Grande - Verlanti e Bonetti


La costruzione è un chiaro e doveroso omaggio al papà di Burlamacco. Ma non solo, perché il carro vuole rendere il giusto riconoscimento, anche attraverso la cartapesta, all’abile futurista e caricaturista quale fu Uberto Bonetti. L’artista ha lasciato indubbiamente alla città un grande patrimonio. Il carro vuole riassumere, come solo una costruzione allegorica può fare, questa grande realtà artistico-culturale.

FONDAZIONE CARNEVALE VIAREGGIO

http://www.viareggio.ilcarnevale.com/

domenica 19 ottobre 2008

Richiesta di bozzetti per realizzare 5 cartoline ..............

A tutti gli artisti Versiliesi e a quelli che lo conoscono


OGGETTO : "Pensando a Bonetti"

Richiesta di bozzetti per la realizzazione di cinque cartoline per il Centenario della Nascita.

Il Circolo Filatelico "Giacomo Puccini" di Torre del Lago - Viareggio (Lucca) intende realizzare nel prossimo mese di Gennaio una mostra per ricordare il Centesimo Anniversario della nascita del Maestro Uberto Bonetti.

Nell'occasione si rivolge a tutti gli artisti della Versilia e non solo perchè presentino un progetto di cartolina ispirandosi al Maestro, creatore della maschera di Burlamacco.

A tutti coloro che invieranno le loro opere sarà rilasciato un riconoscimento-ricordo.

I bozzetti dovranno pervenire al Circolo entro e non oltre il 30 Novembre 2008.

Ringhiaziamo anticipatamente coloro che potranno aderire.

per informazioni potete contattarmi:
Silvano PASQUALI
tel. 0584/32032

fax.0584/943493
email :
filatelicopuccini@gmail.com

ilblogdisilvano@gmail.com



giovedì 16 ottobre 2008

IL MANIFESTO UFFICIALE DEL CARNEVALE DI VIAREGGIO 2009

Un omaggio a Uberto Bonetti creatore di Burlamacco nel centenario della nascita e alla maestria dei maghi viareggini della cartapesta

Arnaldo Galli, decano dei carristi, firma il manifesto ufficiale del Carnevale di Viareggio 2009

Sarà Burlamacco il protagonista indiscusso dell'edizione 2009 del Carnevale di Viareggio, la maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio creata da Uberto Bonetti nel 1931.



Nell'anniversario dei cento anni della nascita del suo ideatore, Uberto Bonetti la Fondazione Carnevale rende omaggio al pittore futurista e grafico viareggino con il manifesto realizzato da Arnaldo Galli che racconta, attraverso immagini e colori, la fonte di ispirazione per quella che dal 1931 diventerà la maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio.






Arnaldo Galli, carrista tra i primatisti, oggi ottantaduenne che realizza carri dall'età di otto anni e che nella sua carriera di costruttore del Carnevale di Viareggio ha collezionato la cifra record di 20 premi, sintetizza nel suo manifesto l'dea che ha ispirato Bonetti, suo grande amico, nella creazione di Burlamacco. Bonetti, dice Arnaldo Galli, mi raccontava che l'idea del nome della maschera nasce dalla fusione di due parole del linguaggio cittadino, la "burla" carnevalesca e il Burlamacca, il canale che costeggia il molo della città, due simboli della storia di Viareggio.

mercoledì 15 ottobre 2008

Cartoline e Manifesti : Uberto Bonetti


Il manifesto del 1931 è così apprezzato che viene replicato senza modifiche anche negli anni che vanno dal 1932 al 1935

Ma il contributo di Bonetti alla cartellonistica del Carnevale non si limita a Burlamacco.

Nel 1937 firma un manifesto nel quale una maschera ha la forma di una vela stilizzata sul mare; l’anno successivo ecco un pagliaccio dal volto verde e rosso, mentre l’immagine del 1939 mostra un Pierrot festante con elementi della Viareggio marinara: una vela e un faro.














Nel 1940 Burlamacco riappare sul manifesto ufficiale e, per effetto di un montaggio fotografico sembra camminare sulla folla della sfilata. Burlamacco è solo, senza Ondina, ed è una macchia bianco-rossa in un’immagine bianco e nero.


Tra i manifesti di Bonetti nel dopoguerra, Burlamacco torna protagonista a intermittenza:

nel 1947/48 fa un balzo tra pineta, mare e spiaggia;

nel 1954 guida un corteggio di maschere variopinte, nel 1956 incede allegro su un’immagine stilizzata del corso;

nel 1967 viene scomposto dal suo autore in una serie di geometrie colorate, in una composizione grafica elegante e ricercata, sospesa fra neodadaismo e “pop-art”.


Nel 1968 un’altra immersione nelle correnti artistiche del tempo: Bonetti interpreta Burlamacco secondo i canoni della Optical Art, pure linee dinamiche danzanti, in una composizione cinetica che comprende una bagnante e un Pulcinella stilizzato.


Nel 1973, anno del Centenario del Carnevale, nuova superba trasformazione di Burlamacco, che sembra uscire dal manifesto.


Nel 1979 i Burlamacchi sono multipli e lanciano stelle filanti.


Nel 1981 Bonetti non cessa di stupire ed estrae dalla manica una nuova interpretazione della sua creatura: Burlamacco ha perduto il mantello e danza sulle onde; al suo fianco riappare Ondina, ma stavolta in un bikini ridottissimo.

Nel 1990 un’altra variante, l’ultima ideata dal maestro: Bonetti restituisce il mantello a Burlamacco, che avanza frontalmente, sorridente, portando nella mano destra una maschera.


martedì 30 settembre 2008

Chi è il padre-artista della tanto amata maschera di Burlamacco?

Nel 1930, a soli 21 anni, partecipa al concorso a invito per l’ideazione di una maschera simbolo del Carnevale di Viareggio e crea il “Burlamacco” quella nuova maschera destinata al successo.


UBERTO BONETTI

Nasce a Viareggio il 31 gennaio del 1909.
Il padre, Pietro, è di Pistoia; la madre, Maria Teresa Giannessi, viareggina.
Frequenta l’istituto di Belle Arti di Lucca, iniziando ben presto a collaborare come disegnatore con scultori e architetti.
Dopo gli studi è attivo nella grafica pubblicitaria, mentre le sue caricature appaiono su giornali nazionali come LA TRIBUNA.
Decisivo l’incontro, poco più che ventenne, con il futurismo.
Particolarmente rilevanti, per gli influssi che esercitano sul giovane Bonetti, sono le figure di Depero e Thayath.
Il primo (1892-1960), esponente di spicco del cosiddetto “secondo futurismo”, è tra i firmatari del manifesto dell’aeropittura e studiò le applicazioni dei principi dell’avanguardia alla grafica, alla pubblicità, alla scenografia.

Il secondo (il cui vero nome è Ernesto Michahelles), nato a Firenze nel 1893 da genitori anglosvizzeri e morto a Marina di Pietrasanta nel 1959, è una singolare figura di inventore e intellettuale: nel 1919 inventa la tuta a linee rette, fatta di un solo pezzo, abito futurista destinato ad avere una grande fortuna per tutto il secolo e oltre, che doveva rispondere a criteri di razionalità e anti-tradizionalismo.

Nel 1930, all’inaugurazione di una mostra di Lorenzo Viani, conosce Filippo Tommaso Martinetti. Nel vivace milieu intellettuale della Viareggio anni Trenta frequenta anche, oltre a Lorenzo Viani, Luigi Pirandello.

Sperimenta l’aeropittura nel 1932, con disegni acquerellati dedicati a voli su alcune città italiane: suggestioni destinate a confluire nella sua attività di grafico pubblicitario.


Quando gli si chiedeva : " Cos’è l’Arte? " rispondeva in questo modo:

E’ difficile rispondere…è tutto, il
riflesso del Mondo.
Per me è soprattutto armonia.
Cioè ritmo e colore e naturalmente amore.
…Insomma non lo so cos’è l’arte ma ne avverto la magia quando dipingo…
…ecco, è allora che senza esserne cosciente sento cosa è l’Arte.
Così se me lo chiedono non lo so, ma se non ci penso invece ne ho quasi un’idea precisa, ma appena decido di parlarne in un attimo si dissolve…”


TUTTO E DI PIU’ SU "BURLAMACCO”

La strada per arrivare alla nuova maschera non passa attraverso lo studio dell’anatomia: Burlamacco è, in effetti, il suo abito, un abito tubolare che ricorda la tuta di Tahyaht e gli esperimenti di Depero e risulta dallo studio geometrico di cilindri e cerchi.

C’è anche la tradizione, in un mix che pesca dalla Commedia dell’Arte.

Il motivo a scacchi dell’abito rimanda ad Arlecchino, anche se la policromia è eliminata a favore dell’alternanza di bianco e rosso;

Il mantello nero è quello del Dottor Balanzone, la gorgiera è presa a prestito da Capitan Spaventa, mentre il cappello è un incrocio fra il berretto di Rugantino, la feluca, la “lucerna” dei carabinieri e il copricapo dei marinai viareggini.

La lezione futurista emerge chiaramente dalla nettezza del segno e dai colori, pochi e decisi: il rosso, il bianco e il nero. I primi due sono ispirati, per ammissione dell’autore, alle maglie dei bagnini e alla tela degli ombrelloni e delle tende.

La nuova maschera (il nome Burlamacco non c’è ancora, arriverà solamente nel 1939) vince il concorso e compare in forma dinamica nel manifesto ufficiale del Carnevale del 1931.

Gli sta di fianco una snella bagnante in costume azzurro, che sarà chiamata Ondina, simbolo della Viareggio estiva che fa da contrappunto alla manifestazione invernale.

Il Burlamacco ha subito successo ed è apprezzato per il mirabile equilibrio fra innovazione e tradizione.

È originale per certi segni grafici inequivocabilmente d’avanguardia e allo stesso tempo riusce a parlare con tutti.

È l’ultima nata fra le maschere italiane e porta le stimmate del Futurismo.

Gli manca soltanto il nome, che gli sarà dato ufficialmente dal suo creatore nel 1939, quando Burlamacco viene accolto tra le maschere d’Italia, con una cerimonia al teatro Comunale di Firenze.

Il nome Burlamacco discende da Buffalmacco, amico-nemico di Calandrino nel Decamerone di Boccaccio. Si ricorda, ed il fatto non è di secondaria importanza, che l’autore proprio negli anni in cui la maschera prende forma, svolge la sua brillante attività di disegnatore e caricaturista firmando alcuni suoi lavori con lo pseudonimo “Burlamacco”.

Il manifesto del 1931 è così apprezzato che viene replicato senza modifiche anche negli anni che vanno dal 1932 al 1935, nonché nel 1961, in occasione del trentesimo anniversario della creazione della maschera.

Ma il contributo di Bonetti alla cartellonistica del Carnevale non si limita a Burlamacco.

Nel 1937 firma un manifesto nel quale una maschera ha la forma di una vela stilizzata sul mare; l’anno successivo ecco un pagliaccio dal volto verde e rosso, mentre l’immagine del 1939 mostra un Pierrot festante con elementi della Viareggio marinara: una vela e un faro.

Nel 1940 Burlamacco riappare sul manifesto ufficiale e, per effetto di un montaggio fotografico sembra camminare sulla folla della sfilata. Burlamacco è solo, senza Ondina, ed è una macchia bianco-rossa in un’immagine bianco e nero.

Alla ripresa del Carnevale, dopo l’interruzione dovuta alla guerra, ecco ancora il Burlamacco sul manifesto, sempre firmato da Bonetti, nella classica posizione a X, su un semplice sfondo bianco. Nel dopoguerra e fino al 1992, Bonetti è autore della quasi totalità dei manifesti ufficiali del Carnevale. Le eccezioni sono poche, meno di una decina. E anche quando Bonetti non firma, spesso la sua maschera appare in piccolo nell’affiche, svolgendo la funzione di “logo”, marchio del Carnevale, come nel 1948, nel manifesto ideato da Cantini.

Tra i manifesti di Bonetti nel dopoguerra, Burlamacco torna protagonista a intermittenza:

nel 1947 fa un balzo tra pineta, mare e spiaggia;

nel 1954 guida un corteggio di maschere variopinte, nel 1956 incede allegro su un’immagine stilizzata del corso;

nel 1967 viene scomposto dal suo autore in una serie di geometrie colorate, in una composizione grafica elegante e ricercata, sospesa fra neodadaismo e “pop-art”.

Nel 1968 un’altra immersione nelle correnti artistiche del tempo: Bonetti interpreta Burlamacco secondo i canoni della Optical Art, pure linee dinamiche danzanti, in una composizione cinetica che comprende una bagnante e un Pulcinella stilizzato.

Nel 1973, anno del Centenario del Carnevale, nuova superba trasformazione di Burlamacco, che sembra uscire dal manifesto.

Nel 1979 i Burlamacchi sono multipli e lanciano stelle filanti.

Nel 1981 Bonetti non cessa di stupire ed estrae dalla manica una nuova interpretazione della sua creatura: Burlamacco ha perduto il mantello e danza sulle onde; al suo fianco riappare Ondina, ma stavolta in un bikini ridottissimo.

Nel 1990 un’altra variante, l’ultima ideata dal maestro: Bonetti restituisce il mantello a Burlamacco, che avanza frontalmente, sorridente, portando nella mano destra una maschera. Da ricordare anche gli omaggi e le interpretazioni di Burlamacco dovuti ad altri autori.

Ma Uberto Bonetti non è solo l’autore di Burlamacco, è anche autore di numerosi bozzetti di carri, sviluppati soprattutto nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, e facilmente riconoscibili perché sempre caratterizzati da un segno accattivante e piacevolissimo. Bonetti, che firmò anche copertine della rivista ufficiale del Carnevale e scenografie per la Festa della Canzonetta, è autore inoltre di progetti di arredo urbano ispirati alla manifestazione.

Oltre ad essere pittore, grafico, caricaturista, autore di bozzetti pubblicitari, Bonetti ha svolto l’attività di scenografo (o “architetto” come si diceva allora) nel cinema. Amico della famiglia Forzano, il cui patriarca Giovacchino fondò Tirrenia, la città del cinema in riva all’Arno, Bonetti entrò negli studios toscani nel 1937, realizzando le scenografie di vari film.

Dal 1957 al 1975 è stato docente all’Istituto Tecnico per Geometri di Lucca. Dalla fine degli anni Settanta ha insegnato disegno dal vero ed educazione visiva all’Istituto Statale per l’Arte di Pietrasanta; in seguito ha ottenuto la cattedra di disegno architettonico all’Istituto d’Arte di Faenza.

Muore il 10 aprile 1993.


Umberto Guidi




giovedì 11 settembre 2008

Viareggio. Il Carnevale nella Cartolina


Questo volume è stato fortemente voluto
per celebrare l’ottantesimo anniversario della costituzione del Circolo Filatelico Apuano, che coincide anche con l’emissione della prima cartolina-manifesto ufficiale del Carnevale di Viareggio, edita nel 1926, a firma di Lucio Venna.

Questa pubblicazione ripercorre attraverso, le cartoline, la storia del nostro carnevale, e costituisce un “archivio mobile”, dato che negli uffici della cultura non sono reperibili le più elementari notizie di molti autori delle cartoline-manifesto.

All’interno del volume, si trovano anche tutti gli annulli filatelici editi nel tempo dalle Poste Italiane, le quali hanno riconosciuto l’importanza del nostro lavoro.

Ringraziamo anche la Regione Toscana, la Provincia di Lucca, il Comune di Viareggio, La Fondazione Carnevale, la Circoscrizione Viareggio Nuova, l’APT Versilia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, la MO.VER. spa, la Confesercenti, il Lions Club Viareggio Versilia Host, il Consorzio Balneari Marina di Levante, il Centro Commerciale Naturale di Viareggio, l’Associazione Concessionari Balneari e Arenili Demaniali e Comunali di Viareggio.

Un ringraziamento va oltre che agli sponsor, anche a tutti coloro che con la loro pazienza, hanno collaborato alla realizzazione di questo libro.

Il Presidente del Circolo Filatelico Apuano

Silvano Pasquali

htpp://filatelicoapuano.too.it

E-mail: filatelicoapuano@hotmail.it


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“Viareggio Il Carnevale nella cartolina”, rappresenta, più che un pur esaustivo libro connesso ad una particolare storia del Carnevale di Viareggio, un viaggio non consueto all’interno di quella cultura locale che, dopo aver preso le mosse nel 1873, anno del primo Carnevale, iniziò a sfornare documenti cartacei – anche di gran rilevanza – dal 1926.


Da tale anno in poi il “Carnevale” ha le sue testimonianze, realizzate da grafici e da pittori e da scultori – locali e non – i quali ne hanno siglato stagione dopo stagione, quel successo e quella notorietà che si sono propagati nel mondo.


La passione e la capacità di Silvano Pasquali, che ha sapientemente curato per conto del Circolo Filatelico Apuano questa rilevante ed esauriente pubblicazione, hanno così creato un documento che ha dato l’avvio – ce lo auguriamo! – per la futuribile messa in essere di una Raccolta atta a completare quel vero e proprio itinerario di valenza storica ed artistica in seno al quale la gente di Viareggio potrà agevolmente custodire e fissare l’incanto del proprio folclore. I manifesti ufficiali, che rappresentano per certi versi il momento pubblicitario più eclatante, firmati nel passato come oggi dai cosiddetti “creativi”, stanno già prendendo posto, da qualche tempo, in prestigiose raccolte pubbliche. Di contro le cartoline, anch’esse ambite dai collezionisti, custodiscono stagione dopo stagione, l’autenticità forse più diretta della tradizione carnevalesca, che esplode in ogni Rione e dappertutto. Ogni occasione è buona per essere ricordata da questi preziosi pezzi di carta amorevolmente pensati ed abilmente concretati a Viareggio, per definire “ufficialmente” e con gioia l’unicità del proprio amatissimo Carnevale.



Lodovico Gierut




Lo trovi presso:
LIBRERIA LA VELA
LIBRERIA GALLERIA DEL LIBRO
LIBRERIA LUNGOMARE
LIBRERIA IL QUALSISFOGLIA
e presso le edicole di Viareggio




lunedì 8 settembre 2008

1000 Cartoline per i "Poveri Vecchi"


Il Circolo Filatelico Giacomo Puccini di Torre del Lago, su iniziativa del segretario Silvano Pasquali ha realizzato 1000 cartoline, in confezioni di 5, in apposita busta personalizzata con il logo dell’Associazione caritativa Casa di Riposo Sacro Cuore di Gesù (”poveri vecchi“).

Le cartoline sono state tutte vendute (da giovedì 31 gennaio 2008 a venerdì 1 febbraio 2008 ) , al prezzo di 1 euro e una confezione limitata a 100 esemplari contenente 5 cartoline distribuite, al prezzo di 6 euro.

Il 50% delle cartoline stampate è stato prenotato dagli appassionati e dai collezionisti.

L’intero ricavato della vendita (mille euro) è stato consegnato all’amministrazione dell’Associazione, impegnata nel difficile compito di ricostruire ed ampliare la sede di via Pucci.

sabato 30 agosto 2008

Tanti Auguri!!!!!


VIAREGGIO - PRINCIPE DI PIEMONTE (VEDUTA PANORAMICA)





BUON COMPLEANNO ZIO SILVANO


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